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Primavera 2022: il ritorno delle Sagre e dei Festival dedicati al carciofo romanesco

Dopo due anni di assenza dovuti all’emergenza Covid, la primavera 2022, pur con le limitazioni connesse al perdurare della pandemia, ha segnato una importante ripresa degli eventi dal vivo.

Tra questi non potevano certo mancare quelli legati alla promozione del carciofo romanesco del Lazio IGP: eventi legati alla storia del nostro territorio, che si svolgono ormai ininterrottamente da decine di anni, ma anche novità importanti e significative.

Tra i primi ovviamente i due appuntamenti principali che si svolgono nel Lazio: le Sagre di Ladispoli e quella di Sezze.

La prima, la Sagra del Carciofo Romanesco di Ladispoli, si svolse per la prima volta nel lontanissimo 2 aprile 1950 a cura della locale Pro Loco e ogni anno attrae decine di migliaia di visitatori.

Per chi volesse approfondire consigliamo il sito https://www.facebook.com/sagradelcarciofoladispoli/ 

Quest’anno si sarebbe dovuta tenere la 70sima edizione, ma le condizioni sanitarie non lo hanno consentito. Tuttavia la città non ha voluto rinunciare alle proprie tradizioni e alla promozione di un prodotto identitario del territorio.

Per questo la tradizionale sagra è stata sostituita con l’evento “Non è la Sagra, il mese del carciofo romanesco”: quattro fine settimana, dal 17 marzo al 10 aprile, in cui piazza Rossellini si trasformeranno nel paradiso dei carciofi, dei golosi e dei gourmet.

In particolare: il weekend dal 17 al 20 Marzo 2022 sarà dedicato alla gastronomia e ad esibizioni di alcuni chef e sommelier di altissimo livello.

Dal 24 al 27 Marzo 2022 saranno protagoniste le Tipicità italiane abbinate alla possibilità di far cucinare e friggere dai contadini i propri carciofi locali a km 0 e alla vendita degli stessi e di altre specialità culinarie.

Dal 1° al 3 Aprile 2022 la Piazza sarà occupata da Stand gastronomici di Proloco provenienti da tutta Italia con i prodotti di eccellenza cucinati secondo le tradizioni regionali.

E infine dall’8 al 10 Aprile 2022 Sculture di carciofi; vendita diretta da parte dei produttori locali e premiazioni.

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La Sagra del Carciofo di Sezze fu invece organizzata dal Comune la prima volta oltre cinquant’anni fa: il 26 aprile 1970.

Chi volesse approfondirne la storia, consigliamo la pagina facebook https://www.facebook.com/sagradelcarciofodisezze/ o la lettura del libro di Vittorio Del Duca “Il carciofo di Sezze. Usi, costumi e tradizioni”.

Quest’anno, domenica 24 aprile, dopo due anni di interruzione forzata, si svolgerà la 51esima edizione. Secondo un canone ormai collaudato, nella giornata le tradizionali esposizioni e degustazioni del prodotto si alterneranno ad eventi culturali e spettacolari, ad animazioni che coinvolgeranno migliaia di cittadini.

Quest’anno, accanto a queste manifestazioni tradizionali, se ne aggiunge un’altra, il Festival del Carciofo romanesco, previsto a Roma dal 6 all’8 aprile a Portico d’Ottavia. Un’iniziativa particolarmente significativa, sia per la location, il Ghetto, nel cuore della Capitale, sia perchè mette al centro la valorizzazione del prodotto collegata alla millenaria tradizione e cultura della cucina giudaico-romanesca di cui il carciofo è uno dei prodotti principe.

Festival-carciofo-romanesco

Proprio a questo tema sarà dedicato l’incontro di apertura “Il carciofo romanesco: risorsa per l’agricoltura, la salute il turismo e l’identità di Roma”, introdotto da Giovanni Cannata, Magnifico Rettore Universitas Mercatorum e che prevede la partecipazione di numerosi studiosi, rappresentanti delle associazioni professionali e delle istituzioni locali.

Ogni giorno, a pranzo e a cena, i ristoranti del Ghetto daranno vita ad una vera e propria rassegna gastronomica, con menù speciali a base di carciofo.

Per approfondimenti, si può visitare il sito https://festivaldelcarcioforomanesco.com/